Oggi si parla molto di dignità umana, potremmo dire quasi che oggi è di moda questa parola. Se ne parla nel nostro Paese e se ne parla in Europa. Quanti discorsi. Quanta retorica”. Ma, “guardando bene la realtà delle cose, in nome della dignità umana, molti si prendono cura delle persone, specialmente nelle loro fragilità, e molti altri trascurano le persone che sono nella fragilità e nella inefficienza fino, in nome della dignità umana, a lasciarle morire”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, che questo pomeriggio ha celebrato una Messa presso l’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova, in occasione della Giornata del malato e per ricordare il centenario della morte della giovane alla quale è stato intitolato l’ospedale. L’arcivescovo ha affermato che la dignità umana è una “categoria altissima e nobilissima, dovrebbe farci vibrare interiormente e metterci in ginocchio”. Invece, ha proseguito, “in nome di questo valore che vuole essere primario, si arriva a curare e a trascurare, fino a lasciare morire”. Questo accade, per il porporato, perché “spesso manca il fondamento della dignità”. Infatti, “il fondamento della vita non è in noi, ma è fuori di noi, è il nostro essere a immagine e somiglianza di Dio”.

Fonte: AgenSir.it