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INDIA – Donna di 70 anni, in menopausa da due decenni, partorisce un figlio

Daljinder Kaur si è sottoposta alla fecondazione in vitro e dopo due anni di trattamento è rimasta incinta. Nel Paese la sterilità è considerata una maledizione divina.

Diventare mamma a 70 anni: è successo a una donna indiana della città di Amritsar, che ha dato alla luce il suo primo figlio, Armaan (“desiderio”). Per realizzare il suo sogno, tre anni fa Daljinder Kaur si è sottoposta – assieme al marito di 79 anni – alla fecondazione in vitro in una clinica dello Stato settentrionale di Haryana (il “Centro nazionale fertilità”). La coppia, sposata da 46 anni, in un Paese dove la sterilità è considerata una maledizione di Dio, aveva abbandonato ogni speranza di avere un bambino. Ma dopo due anni (e tre tentativi) il trattamento ha avuto successo; il bambino, nato il 19 aprile con parto cesareo, pesava due chili ed era «in buona salute e pieno di energia», secondo quanto riferito dai medici. Si è trattato di un intervento di fecondazione eterologa: sono stati utilizzati ovuli di una donatrice anonima, mentre lo sperma era del marito di Daljinder.

La questione degli ovuli

«D’altra parte l’eterologa è l’unica strada percorribile per una donna di quell’età – commenta Mauro Busacca, direttore dell’Unità di Ostetricia e ginecologia all’Ospedale Macedonio Melloni di Milano -. Se a 50 anni può essere ancora possibile produrre ovuli utilizzabili per la fecondazione in vitro, a 70 questo è assolutamente escluso. L’unica alternativa sarebbe quella di utilizzare ovuli della donna congelati prima dell’inizio della menopausa, ma è molto difficile pensare che un ovulo – seppure congelato – possa restare integro per più di 20 anni».

«Dio penserà a tutto»

Il neo papà, Mohinder Singh Gill, proprietario di un’azienda poco fuori Amritsar, ha assicurato di non essere preoccupato per il futuro: «Le persone ci chiedono cosa ne sarà del bambino quando saremo morti, ma sono sereno, Dio penserà a tutto», si è limitato a dire. «Quando abbiamo visto su un giornale una pubblicità della clinica specializzata in fecondazione in vitro, abbiamo pensato che avremmo potuto provare – ha aggiunto Daljinder, che è probabilmente la mamma più vecchia del mondo -. Il Signore ha ascoltato le nostre preghiere. Ora mi occupo solo del mio bambino e mio marito mi aiuta il più possibile. La mia vita è completa». L’età della donna è incerta (anche perché non risulta avere un certificato di nascita): secondo i media locali oscilla tra i 70 e i 72 anni. Ma l’interessata assicura di avere «sette anni meno di mio marito» (dunque sarebbero 72).

Le mamme più vecchie

Anurag Bishnoi, del Centro nazionale fertilità, ha raccontato: «La coppia è venuta da noi tre anni fa spiegando di non avere avuto figli nonostante i tanti anni di matrimonio. I due primi tentativi sono falliti – ha aggiunto -. Ma Daljinder è rimasta incinta al terzo, lo scorso anno». Secondo il Libro dei Guinness, il primato di mamma più anziana apparteneva finora alla spagnola Maria del Carmen Bousada Lara, che il 29 dicembre 2006 ha dato alla luce due gemelli a 66 anni di età. Ma media e sanitari indiani assicurano che negli anni scorsi altre donne indiane di circa 70 anni hanno avuto figli, sempre grazie alla fecondazione artificiale. In India questi trattamenti sono relativamente poco costosi (circa 1.200 euro) e la materia è poco regolamentata: negli ultimi anni sono in aumento i casi di coppie molto in là con gli anni che si rivolgono alle cliniche specializzate (si pensa che in India ce ne siano circa duemila) per avere un figlio.

I ginecologi: «Un furfante»

I medici indiani sono in allarme e hanno chiesto che il Parlamento voti una legge per vietare la fecondazione assistita in donne oltre i 50 anni, paventando rischi per la salute di madre e figlio. Nel Paese, dopo il caso di Daljinder Kaur, sono esplose le polemiche: Hrishikesh Pai, presidente di una federazione che riunisce 31mila ginecologi, ha definito Anurag Bishnoi «un furfante pluricolpevole». La sua clinica infatti è nota per aver eseguito diversi interventi di fecondazione assistita su donne anziane: sul sito del Centro nazionale fertilità vengono descritti con orgoglio i casi di Rajo Devi, che nel 2006 – a 70 anni – ha dato alla luce una bambina, e di Bhateri Devi, una donna che nel 2008 – a 66 anni – ha partorito tre gemelli. Entrambe si sono rivolte al dottor Bishnoi per avere figli in un’età in cui normalmente si diventa (o si è già) nonni.

er Kaur si è sottoposta alla fecondazione in vitro e dopo due anni di trattamento è rimasta incinta. Nel Paese la sterilità è considerata una maledizione divina.

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