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Educare all’affettività – l’educazione dei figli richiede la formazione dei genitori

Breve, rapido, facilmente fruibile da tutti. Ecco il libro L’affettività dei ragazzi. Dai 6 ai 12 anni (edizioni San Paolo) di Massimo Bettetini, psicoterapeuta, psicologo della fiaba e poeta. Il pregevole volumetto appartiene, in realtà, ad una trilogia che comprende anche L’affettività dei bambini. Dai 0 ai 6 anni (2007) e L’affettività degli adolescenti. Da 12 a 18 anni (2010).

Tutti e tre i testi sono particolarmente indicati per i genitori in un’epoca in cui nelle scuole primarie o secondarie di primo grado l’educazione all’affettività è spesso ridotta a un’educazione alla sessualità e le figure degli educatori si sostituiscono a quelle genitoriali nell’affrontare troppo precocemente temi delicati. Sarebbe senz’altro meglio che venissero affrontati in famiglia nei tempi opportuni e adeguati alla crescita psico-fisica di ciascun ragazzo. Invece, scrive Bettetini, «da quando le scuole si sono fatte carico dell’educazione sessuale dei ragazzi  e delle ragazze, le famiglie hanno fatto un passo indietro. La formazione scolastica fornita dagli “esperti” è troppo spesso una sorta di zooprofilassi dove è spiegato come si fa sesso, ma non che cos’è il sesso; è spiegato come l’uomo e la donna sono fatti, ma non perché sono fatti in un modo o nell’altro. Ora, svincolando il modo dal fine, riduco tutto a delle funzioni più o meno organiche che avviliscono la persona. Ma la sessualità è molto di più; rientra in tutti i gesti e li connota perché siano armonicamente accolti dall’altro o dall’altra. La differenza sessuale è di per sé un dono per l’intera umanità, da cui la singola persona è arricchita».

Se alcuni decenni fa, forse, i genitori hanno spesso evitato di affrontare argomenti considerati tabù, oggi è venuto il momento che si assumano le proprie responsabilità. Chi più di loro, infatti, dovrebbe conoscere le domande, la sensibilità, i tempi della crescita del figlio? Come possiamo pensare che i tempi di crescita delle persone siano gli stessi e che si possano affrontare questioni così delicate con un destinatario così fragile e magari non ancora pronto senza provocare in loro traumi? I danni che taluni subiscono sono facilmente intuibili e mi sono stati confermati da genitori i cui figli hanno subito questa educazione violenta e lesiva.

L’autore non si sofferma, però, solo sull’affettività dei ragazzi, tema senz’altro centrale tanto che il sottotitolo del volume è Parlare di amore e sessualità ai ragazzi, ma passa in rassegna altre dimensioni fondamentali nella crescita e nella preadolescenza: l’avventura scolastica, la differenziazione dell’io del ragazzo da quello dei genitori, l’invidia e la gelosia tra fratelli, le distinzioni tra maschi e femmine, anche e soprattutto nei giochi, l’educazione alla sincerità, «la crescita della coppia necessaria alla crescita del figlio», il rapporto con la televisione e con internet. Merita una particolare attenzione anche il capitolo dedicato all’educazione al bello, centrale già nei primi anni di vita. «La bambina e il bambino hanno bisogno di cose belle, cioè di cose che soddisfino la sete di bello e anche un certo ben – essere, più che fisico, psicofisico, che tenderà poi alla ricerca di soddisfazione di un desiderio spirituale».

Tanti sono i temi affrontati, non proposti con la rigidità della precettistica e della regola incontrovertibile, ma offerti come spunti di lavoro per un percorso della famiglia sempre nuovo e originale. Ogni capitolo, dopo una breve riflessione iniziale, presenta tre rubriche: Vizi e virtù, Da fare, Da non fare. L’educazione dei figli richiede prima un’educazione di sé imprescindibile e necessita anche della piena partecipazione della coppia dei genitori. «I bambini e i ragazzi […] sanno capire l’amore e quando non lo vedono riflesso nei loro genitori, lo cercano altrove. Ecco quindi l’importanza di scoprire e di far scoprire a bambini e preadolescenti, con l’esempio e con la parola, la gioia dell’amore».
Fonte:
L’affettività dei ragazzi, un manuale per mamma e papà  – LaNuovabq
Massimo Bettetini è psicoterapeuta, psicologo della fiaba e poeta. Collabora con riviste pedagogiche, ha vinto premi letterari nazionali e internazionali ed è autore di libri di racconti per bambini, biografie e testi divulgativi di psicopedagogia. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Che fine ha fatto Peter Pan? L’ascolto del bambino  giocando in famiglia (2005) , Amici pelosi e altre bestie. La forza educativa degli animali (2006), OLTRE AI GIÀ CITATI L’affettività dei bambini da 0 a 6 anni (2007), L’affettività dei ragazzi da 6 a 12 anni (2008). Ha curato la collana «L’arte di educare» uscita con il periodico Famiglia Cristiana nell’autunno 2009 e su Facebook è il responsabile di «Essere genitori», la pagina del noto social network aperta in occasione del lancio della collana e che ha quasi 22.000 iscritti.

 

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