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Non c’è posto nella Chiesa per coloro che commettono abusi sessuali

Oggi il primo incontro di papa Francesco con vittime di abusi del clero. L’immagine del Vangelo è quella di Pietro che incrocia lo sguardo con Gesù uscito dall’interrogatorio e piange. E il Papa nell’omelia implora la stessa grazia. «Oggi il cuore della Chiesa guarda gli occhi di Gesù in questi bambini e bambine e vuole piangere. Chiede la grazia di piangere di fronte a questi atti esecrabili di abuso perpetrati contro i minori». Perché «si tratta di qualcosa di più che di atti deprecabili. È come un culto sacrilego perché questi bambini e bambine erano stati affidati al carisma sacerdotale per condurli a Dio ed essi li hanno sacrificati all’idolo della loro concupiscenza. Hanno profanato la stessa immagine di Dio».
«Davanti a Dio e al suo popolo – ha detto il Papa alle vittime – sono profondamente addolorato per i peccati e i gravi crimini di abuso sessuale commessi da membri del clero nei vostri confronti e vi chiedo umilmente perdono. Chiedo perdono – ha aggiunto – anche per i peccati di omissione da parte dei capi della Chiesa». «Non c’è posto nel ministero della Chiesa – ha detto – per coloro che commettono abusi sessuali, e mi impegno a non tollerare il danno recato ad un minore da parte di chiunque, indipendentemente dal suo stato clericale. Tutti i vescovi – ha ammonito – devono esercitare il loro servizio di pastori con somma cura per salvaguardare la protezione dei moniri e renderanno conto di questa responabilità». Il Signore, ha concluso, «ci dia la grazia della vergogna».

Fonte:

Il Papa: «Pedofilia, un peso sul cuore» – Avvenire

 

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